Si spengono i riflettori sul Circuito di Pescara 2017...un'edizione di grande successo
Come in un teatro, quando prima di far scendere il sipario, escono ad uno ad uno i protagonisti a raccogliere applausi che sembrano essere interminabili e che dicono tutto. Passione, entusiasmo, un pizzico di commozione, cultura e spettacolo, tutti sentimenti raccolti insieme nel racconto finale dell’edizione 2017 del Circuito di Pescara. Una manifestazione rievocativa che ogni anno tenta di raccontare, ma soprattutto far rivivere a pieno, quelle che erano le scene di un passato fatto di gloria. Pagine di storia che ancora oggi, non senza tanta nostalgia, vengono ricordate a mente assai lucida da chi ha qualche capello bianco in più; da chi c’era in quelle foto in bianco e nero; da chi in questi giorni si è piazzato lungo le strade del Circuito ad ammirare le quarantacinque meraviglie giunte da ogni parte con il loro “rumore” e con il loro “profumo” inconfondibile; da chi, al passaggio, ha chiuso per un attimo gli occhi e fatto qualche passo indietro. Un vero e indiscutibile successo la manifestazione organizzata come sempre dall’Old Motors Club d’Abruzzo presieduto dal giovane Presidente Fabio Di Pasquale. Un programma importante, fatto di tanti momenti unici, eleganti, piena espressione di quella che è l’esatta entità dell’evento. Immancabili il ricordo ed i saluti a Sir Stirling Moss, colui che esattamente sessanta anni fa ha trionfato nell’unico Gp di Formula Uno corso a Pescara e che sarebbe dovuto essere il grande protagonista di questa edizione come del resto ben impresso anche sulle tante magliette, sui colori e sulle immagini che si incrociavano in questi giorni per le vie di Pescara. Le non buone condizioni di salute dell’ex pilota inglese non hanno fatto mettere la classica ciliegina sulla torta, ma i suoi saluti ed il suo abbraccio, giunti direttamente dal giornalista inglese Richard Williams, hanno comunque lasciato il segno, e non poco. Davvero bello il Paddock allestito sulla centralissima Piazza Primo Maggio, a due, forse un passo, dal mare. Un via vai di auto accompagnate dai tanti appassionati in cerca di una foto, di un modernissimo selfie, con le protagoniste della scena. Tutte belle, nessuna esclusa, tutte di gran prestigio, una lunga fila (tutte categoria sport aperte fino al 1961) con a capo quella con il numero uno; emozionante veder arrivare, dalla lontana America, dopo ben 93 anni di assenza, l’Alfa Romeo RL, la stessa con cui nel 1924 un certo Enzo Ferrari vinse la prima edizione della Coppa Acerbo. Ed emozionante è stato anche il momento in cui, a pochi minuti dalla partenza del sabato mattina, la stessa è arrivata al monumento di Spoltore, eretto nel 2004 e raffigurante proprio il gioiello con il quadrifoglio, con il massimo esponente dell’Asi, Roberto Loi, pronto ad omaggiare il driver e proprietario dell’auto con una corona d’alloro. Da lì in poi un percorso che poi tutte le quarantacinque iscritte hanno affrontato con caparbietà, divertimento ed una buona, ma sempre giusta, dose di competizione. Circa 130 chilometri più o meno impegnativi, attraversando bellissimi comuni e splendidi panorami offerti dalle colline del territorio abruzzese. Bella la pausa di Cepagatti, con il paese in festa, pronto ad accogliere e salutare i partecipanti. Al pomeriggio il rientro a Pescara, ammirando i differenti “quadri” offerti da questa Regione, capace di passare alla velocità di un clik dal verde montano al blu marino. Davvero tanto da raccontare. Storia e cultura, aspetti fondamentali, ben impressi nel profilo del Circuito di Pescara. Di Richard Williams si diceva. Il giornalista del The Guardian (autore di pubblicazione come The Death of Ayrton Senna ed Enzo Ferrari: A Life), con il suo testo “L’ultima corsa su strada” (pagine interamente dedicate al Gp di Formula Uno di Pescara 1957) ha voluto esserci per raccontare in un convegno inserito nel programma, la storia automobilistica pescarese, gli aneddoti, le auto ed i tanti piloti in quei tempi sempre presenti in riva all’Adriatico. Una tavola rotonda dall’alto interesse storico – culturale che ha visto la presenza anche del presidente Asi Roberto Loi, di Fabio Di Pasquale (presidente Old Motors Club d’Abruzzo) e del giornalista Nanni Cifarelli che ha moderato l’incontro. Al calar della notte il via con il tradizionale Circuito cittadino notturno, tortuoso, impegnativo, spettacolare, con migliaia di persone entusiaste dietro le transenne al rombo, alle sfrecciate, alle corse dei bolidi di un tempo. La grande sorpresa ? Il giro inaugurale. Fatto da una Maserati 6 C monoposto, la stessa con cui Gigi Villoresi trionfò a Pescara nel 1938. La domenica, giù il sipario ! In un gioiello della riviera pescarese come l’esclusivo Porto Turistico “Marina di Pescara” la cerimonia di premiazione. Podio tutto abruzzese: il trionfo, per la terza volta consecutive, di Mauro Giansante, l’avv. di casa, a bordo della sua Ermini 1100 Sport del 1946 con cui ha corso Nuvolari, il secondo posto dell’altro pescarese, Sandro Brozzetti (navigatore il Presidente dell’ACI Pescara Giampiero Sartorelli) alla guida della O.M S.S. M.M. del 1930, terzo Claudio Paradisi, pinetese, su Austin Healey del 1954. Premi speciali a Ervin Botzner da Bolzano per aver riportato a Pescara la Lancia Aprilia Barchetta del 1938 che ha corso a Pescara in quegli anni, a Venanzio Fonte per aver riportato dopo 93 anni l’Alfa Romeo RL, a Nicola Sculco, da Milano, proprietario della Maserati 6C M ed a Emma Chicco “capitano” a bordo di una Triumph Sport Moss del 1961 dell’equipaggio più giovane del Circuito. Tanti saluti, abbracci e l’arrivederci, non senza un pizzico di ansia già iniziata per l’attesa, al prossimo anno.